byssa sylvatica
nyssa sylvatica

NYSSA SYLVATICA

Uno dei miei alberi preferiti è la Nyssa Sylvatica. Eppure non è stato sempre così. La presentazione dell'albero, per gli amanti delle colorazioni autunnali, parla da se: con l'arrivo dei primi freddi le foglie di un bel verde, intenso, lucido e fresco cambiano tonalità e passano attraverso tutta una gamma di sfumature al giallo, all'arancio, al rosso; splendido! Solo che questa descrizione si adatta perfettamente ad una serie di piante che poi alla prova dei fatti non rende assolutamente le aspettative. Questo era il motivo per il quale la prima volta che trovai una giovane pianta di Nyssa Sylvatica l'acquistai senza farci troppo affidamento, disilluso dai troppi fallimenti. La specifica del cartellino apposto sull'arbusto aggiungeva inotre " di non rapida crescita, annaffiature frequenti, amante dei luoghi umidi, non teme il freddo". Perfetto, mi dissi, nel nostro clima mediterraneo( 50 km a sud di roma),marcata aridità estiva(anche 90 giorni senza una goccia d'acqua), un bel terreno sabbioso che non trattiene neanche un minimo d'umidità mi fai vedere la carbonella d'autunno, altro che colorazioni autunnali. In realtà la Nyssa nei suoi luoghi d'origine (America settentrionale e centrale e specificamente tutta la costa orientale) si adatta a tutta una gamma di ambienti che si possono trovare anche nel nostro territorio.E' vero che predilige le zone umide con terreni acidi,soffici e profondi con piovosità molto superiore a quella che si può incontrare in Italia, ma una volta stabilizzata la pianta sembra non soffrire la penuria idrica. Di contro le sono assolutamente congeniali le alte temperature estive, non risente dei venti sciroccali (che nella pianura pontina carbonizzano le foglie di non pochi alberi)e neanche di quelli impetuosi di maestrale, la si può esporre realmente in pieno sole e nonostante tutto ciò, mantiene la sua bella foglia lucida pronta a colorarsi con l'arrivo dell'autunno.Per giunta non soffre di particolari malattie, non è neanche così lenta di crescita( per lo meno se ha a disposizione terreni sabbiosi dove far affondare in fretta le sue numerose radici),sono semmai i terreni troppo pesanti e decisamente basici a costituire un limite per la nyssa ed in questi casi è sconsigliata la messa in dimora.In commercio si trovano pure numerose cultivars dai colori se possibile ancora più spettacolari(Red Red Wine, Hayman Red(m)) e di forme più o meno piangenti(Autumn Cascade(m)), fastigiate o famose per essere cloni di alberi inseriti in parchi altamente scenografici( fra quest'ultime la Wisley Bonfire(m?)) oppure per un'abbondante produzione di frutti(Miss Scarlett(f)).Delle suddette varietà sembrano attecchire più velocemente quelle americane ed australiane di quelle inglesi. Se così fosse, la causa probabilmente sarebbe da attribuire alle differenze climatiche con l'UK.Nel caso la si volesse riprodurre bisogna tenere presente che la pianta è dioica, necessita quindi di maschio e femmina.Io, convinto senza alcun motivo che le mie fossero tutti maschi feci di tutto per trovare la Miss Scarlett e, appena trovata, lo stesso anno, le Nyssaea fiorirono mostrando di essere tutte femmine.Ad ogni modo la maggior parte delle cultivars hanno un sesso determinato anche giovanissime,quindi non è necessario riempirsi il giardino di alberi per avere entrambi i sessi. Altra raccomandazione è quella di acquistare esemplari giovani, un po' perchè non è facile trovarli grandicelli e poi con piante alte 1,5/2 metri l'adattamento è immediato ed anche la crescita. L'albero trova la sua naturale collocazione in un giardino informale, possibilmente nei pressi di uno specchio d'acqua solitario od insieme ad altri alberi dalla vivace colorazione autunnale, tenendo in mente che, probabilmente, qui in Italia non cresce quanto nei suoi luoghi d'origine(25 mt),il portamento selvaggio dei rami contorti, la corteccia che con la crescita tende a farsi sempre più corrugata, lo fanno apprezzare anche nei mesi invernali. La prossima volta parlerò di un'altra Nyssa,una sua parente asiatica: la Nyssa Sinensis, altro albero veramente interessante

G. LOSURDO